giovedì 13 dicembre 2012

Lavoro, create 224 nuove imprese e reinseriti oltre 200 disoccupati


La si potrebbe chiamare l'altra faccia della crisi, quella che nel Friuli occidentale, pur nel noto quadro di recessione, registra buone notizie e dati in controtendenza. Uno su tutti: dal 2010 ad oggi nel pordenonese sono nate ben 224 nuove imprese (di cui 80 nel corso del 2012) grazie agli incentivi ad hoc della Provincia per i disoccupati che vogliono avviare o rilevare un'attività. Queste nuove aziende hanno ridato lavoro a oltre 200 (per la precisione 275) persone che l'avevano perso o rischiavano di perderlo. E invece si sono lanciati in una nuova esperienza economica e di vita con il sostegno delle misure anticrisi.  «Sono piccoli aiuti per piccole attività – spiega il presidente della Provincia Alessandro Ciriani - ma permettono di uscire dalla disoccupazione e dall'assistenzialismo. La prima forma di welfare, infatti, è dare lavoro e autosufficienza. Oltre ai contributi – prosegue – offriamo consulenza per valutare la fattibilità della nuova impresa ed evitare così salti nel buio».

I nuovi imprenditori – A beneficiare degli incentivi sono stati in uguale misura uomini e donne, per lo più tra i 30 e i 55 anni, ma non mancano i giovanissimi: 61 sono i nuovi imprenditori under 30 (32 donne e 29 uomini); 142 appartengono alla fascia d'età compresa tra i 35 ed i 44 anni (69 femmine e 73 maschi); 44 sono coloro che rientrano nella fascia compresa tra i 45 ed i 50 anni (20 donne e 22 uomini). Dato importante anche quello riferito agli imprenditori over 50: complessivamente 30, di cui 14 donne e 16 uomini. Le imprese sono state avviate in tutta la provincia, dalla pianura alla montagna, da Pasiano a Erto, da Pordenone a Sesto al Reghena, passando per Spilimbergo, Maniago, Casarsa della Delizia e San Vito al Tagliamento.  I fondi hanno finanziato ogni genere di attività. Nel campo del commercio si va dalle edicole agli alimentari, dai giocattoli alle camicie e altri articoli ancora. Diversi anche i bar, gelaterie e pasticcerie. Avviati anche centri benessere, parrucchieri e saloni di bellezza. Numerosi anche gli agenti e rappresentanti, oltre al commercio all'ingrosso. Non mancano le imprese artigianali, dalle protesi dentarie alle società di idraulici, e quelle creative,  dagli studi di pubblicità al design industriale.

Un messaggio di speranza – L'avvio di queste nuove 224 imprese si è reso possibile grazie ad un totale di incentivi erogati nel triennio pari a poco meno di 1,8 milioni di euro: dai 258 mila erogati nel 2010 si passa ai 534 mila erogati nel 2011 fino ai 981 mila nel corso dell'ultimo anno, un dato comunque significativo.«E' evidente che la crisi c'è e si sente – conclude Ciriani – ma è un dato confortante che, di anno in anno, cresca la voglia di mettersi in gioco di chi, perso il lavoro, avvia una propria attività beneficiando dei fondi regionali e rivolgendosi allo sportello dedicato degli uffici delle Politiche del lavoro della Provincia».

A partire dal 1º gennaio 2013 (e fino al termine ultimo del 30 settembre) sarà di nuovo possibile fare richiesta per poter ottenere contributi a fondo perduto. Possono ottenerli soggetti in svantaggio occupazionale, residenti sul territorio regionale, disoccupati da almeno 12 mesi. L'ammontare del contributo varia da un minimo di 15 mila euro (se l'impresa è costituita da un solo soggetto svantaggiato) ad un massimo di 30 mila euro (se la nuova impresa è costituita da 2 o più soggetti in possesso dei requisiti richiesti). Per informazioni ci si può rivolgere agli uffici della Provincia telefonando al numero 0434231257 oppure via mail all'indirizzo lavoro@provincia.pordenone.it. Informazioni anche sul portale Lavoro della Provincia www.provincia.pordenone.it/lavoro.