giovedì 16 aprile 2015

Stop ad altri profughi, prima i pordenonesi

Non è razzismo ma buon senso, lo ha capito persino Honsell. La politica pordenonese e il sindaco si facciano sentire. Basta astratta demagogia alla Boldrini


Come possiamo accogliere ancora profughi quando i nostri anziani, le nostre famiglie e i loro figli fanno fatica a tirare avanti, ad accedere ai servizi ospedalieri, ai farmaci, agli asili, ai libri scolastici e, in certi casi, al pranzo e alla cena? La politica pordenonese, trasversalmente, batta un colpo e il sindaco si faccia sentire.

Basta con la vulgata imposta da certa sinistra, opinion leader e certo mondo della cultura, secondo cui bisogna accogliere tutti, altrimenti scatta automaticamente l'accusa infamante di xenofobia. Non si può più accettare questo ricatto. Qui non è questione di razzismo ma di buon senso.

«Anzi il vero razzismo è accettare un'invasione, un esodo biblico privo di regolamentazione, senza rendersi conto che così facendo non possiamo più garantire i servizi sociali essenziali ne agli italiani ne agli immigrati.

«E che sia una questione di semplice buon senso lo conferma persino il sindaco di Udine Furio Honsell, al quale piace fare il maestrino progressista salvo poi, quando è il momento di affrontare la realtà (e la campagna elettorale), bloccare l'arrivo di altri profughi, cioè clandestini, nella sua città.

Evidentemente ha capito che, al di là di facili slogan buonisti, la vera solidarietà va applicata giocoforza dal più vicino al più lontano e cioè prima nei confronti della propria comunità e poi di chi viene da fuori. Perchè le risorse, i servizi e le strutture non sono infinite e non bastano per tutti. E' un principio basilare applicato in tutti i paesi, compresi quelli da cui gli immigrati provengono.

Se non facciamo così rischiamo di parlare a vanvera di demagogia terzomondista in stile Boldrini, salvo poi penalizzare i nostri concittadini e metterli in secondo piano in nome di un'astratta fratellanza universale.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Dopo un anno di assenza l'ennesima "perla" sugli immigrati di Ciriani, ma vai a lavorare va....