giovedì 28 luglio 2016

Viabilità Pordenone-Azzano rimarrà aperta grazie al Comune di Pn

La soluzione che scongiura la chiusura della viabilità è stata progettata e realizzata da noi. Panotin e Putto non si prendano sui giornali meriti che non hanno.

La soluzione che scongiura la chiusura della viabilità per 4 mesi tra Pordenone e Azzano è stata progettata e realizzata interamente dal Comune di Pordenone (con la supervisione dell’assessore alla viabilità, Cristina Amirant)e, non dalla Regione, da Putto o da Panontin. Offensivo, prima di tutto per i tecnici comunali, che quest’ultimo si attribuisca sui giornali meriti che non ha. Ci vuole più rispetto e correttezza istituzionale.

Chi è uscito sulla stampa e sui social network, Panontin e Putto, non c’entra nulla, come nulla c’entra la Regione. Putto, peraltro, qualche tempo fa affermava pubblicamente che era impossibile evitare la chiusura della strada, accusando chi sosteneva il contrario di fare speculazioni politiche e disinformazione. E invece se la strada non chiude è merito nostro che in 20 giorni abbiamo lavorato pancia a terra per trovare una soluzione.

Soluzione che permette di continuare a lavorare all’opera principale (una sopraelevazione per ridurre il pericolo di allagamenti in caso di piena del Meduna) garantendo contemporaneamente
e costantemente una viabilità alternativa e parallela a doppio senso di marcia (limitatissime le percorrenze a senso unico alternato). In sostanza creiamo un bypass viario in continuo movimento, il tutto senza spendere un euro in più in quanto le risorse sono reperite nell’ambito del quadro economico dell’opera.

Assicurato inoltre il normale passaggio dei bus che avrebbero dovuto percorrere circa 40 mila chilometri in più e 6 minuti in più di percorrenza per ciascuna corsa. Da sottolineare che il costo aggiuntivo per l’aumentata lunghezza delle tratte era stato quantificato da Atap in 174.000 euro.

Il tutto a beneficio di cittadini, commercianti  e pendolari, anche perché il blocco tra novembre e marzo, compreso quindi il periodo natalizio, sarebbe stato un danno ancora più pesante.

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