giovedì 15 gennaio 2009

AL VIA LA TASK FORCE ANTICRISI

Si è riunita la “cabina di regia” costituita da Provincia, sindacati, categorie per l’adozione di misure anticrisi e per salvaguardare l’occupazione. Due le iniziative: la richiesta congiunta alla Regione di stato di crisi occupazionale per i settori meccanica e legno; la redazione di un documento per rendere operativi diversi interventi a favore di lavoratori, famiglie e imprese.



Il Presidente della Provincia Alessandro Ciriani ha convocato ieri nella sede provinciale l’annunciato “tavolo anticrisi” con le categorie e i sindacati al fine di progettare e adottare concreti provvedimenti per tamponare la crisi economica e salvaguardare l’occupazione sul territorio.

Oltre a Ciriani, che ha coordinato i lavori, erano presenti Iodice (Cgil), Morassut (Cisl), Puggioni (Ugl), Marchiori (Ascom), Pinna (Apindustria), Mazzariol e Del Col (Unindustria), Pascolo (Unione artigiani) e i tecnici di Provincia e Regione Zoratti, Tranquilli e Vendrame.

La prima riunione ha già dato i suoi frutti. Anzitutto, Provincia e parti sociali sottoscriveranno un documento per chiedere ufficialmente alla Regione la crisi di stato occupazionale per i settori meccanica e legno nel pordenonese. Il documento verrà firmato lunedì prossimo, in modo da dare il tempo ai sottoscrittori di apportare eventuali aggiustamenti al testo. Il motivo della richiesta alla Regione è semplice: la dichiarazione di crisi comporta l’adozione di misure quali incentivi alle imprese che riassumono e iniziative per il ricollocamento dei lavoratori.

“Non ci riuniamo per discutere e scambiare opinioni, ma per trovare e mettere in pratica soluzioni concrete” – ha dichiarato Ciriani. La “task force” anticrisi, infatti, si riunirà nuovamente nei prossimi giorni per lavorare a un documento operativo che metterà nero su bianco le proposte emerse e le procedure per renderle concrete.

E le proposte avanzate in questa prima riunione sono già diverse: per lavoratori e famiglie il tavolo anticrisi ha messo in cantiere l’estensione degli ammortizzatori sociali in deroga, il sostegno ai redditi e alla formazione professionale, progetti per trasformare i disoccupati in piccoli imprenditori, la semplificazione dell’incrocio tra domanda e offerta di lavoro.

Per le imprese e per il rilancio dell’economia le proposte hanno riguardato l’abbattimento dell’Iva sulle opere pubbliche, la facilitazione all’accesso al credito, la semplificazione delle procedure sugli appalti, l’aggregazione delle piccole imprese per accrescerne la forza sui mercati esteri.

Si tratterà nei prossimi incontri di stabilire come rendere operative queste ed altre eventuali misure anticrisi a favore del territorio.

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