giovedì 21 novembre 2013

Province, riforma Serracchiani toglie democrazia e aumenta spesa

Ma che razza di riforma è quella che elimina le elezioni (e sostituisce un presidente eletto dal popolo con un amministratore nominato) e aumenta la spesa pubblica? Mah...(di seguito il comunicato che ho mandato ai giornali)


«La riforma delle Province targata Serracchiani avrà due risultati: togliere la democrazia e aumentare la spesa pubblica, il tutto solo per un capriccio politico della governatrice regionale».

Lo afferma il presidente della Provincia di Pordenone, Alessandro Ciriani, che attacca il progetto di riforma varato dalla Regione.

«Si eliminano le elezioni – argomenta Ciriani - sostituendo un presidente di Provincia scomodo con un amministratore nominato (sulla base di un meccanismo politico in cui il centrosinistra avrà probabilmente la maggioranza)  e comunque retribuito. E si espande la spesa pubblica, come ha evidenziato la Corte dei conti - oltre che i numerosi  studi dei più autorevoli esperti - smentendo il ministro Delrio. La Corte – va avanti - sottolinea da un lato che le Province hanno avviato una virtuosa politica di risparmi, dall'altro che i centri di spesa maggiori sono Stato centrale e ministeri, senza contare le Regioni».

«Sulla base di questi dati - prosegue - forniti non da Serracchini, Panotin o “cici burici”, ma appunto dalla Corte dei conti, ci chiediamo quanto dobbiamo ancora aspettare affinchè la Regione, invece di emanare linee guida che non valgono assolutamente nulla, metta a confronto centri di spesa, dati e numeri, rispondendo alle domande su “chi deve fare che cosa” e “chi lo fa meglio spendendo di meno».

Per Ciriani, inoltre, «è ora di finirla  con la litania che Serracchiani fa questa riforma per rispettare il programma elettorale. Evidentemente lo rispetta a corrente alternata, solo quando le fa comodo e cioè quando c'è da fare killeraggio politico, nello specifico nei miei confronti. Quando invece bisogna varare misure utili per la comunità, disattende le promesse come nel caso della rimodulazione del ticket sanitario e degli impegni annunciati per le politiche occupazionali, il lavoro, il sociale. Da un lato colpisce enti che funzionano come le Province – conclude - dall'altro ha illuso i cittadini promettendo di dare di più a tutti mentre sta togliendo a tutti, visto che si profila una finanziaria regionale di soli tagli».

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