giovedì 13 ottobre 2011

LETTERA APERTA. RINNOVIAMO ASSIEME IL PDL LOCALE

L'unità del Pdl non si costruisce imponendo diktat e nomi, ma aprendosi al confronto. Bisogna dare spazio a energie e facce nuove. Intraprendere questo rinnovamento è possibile solo iscrivendosi al partito. Per cambiarlo. 

Care amiche e cari amici,

il Pdl ha bisogno di un profondo e urgente rinnovamento di sostanza e di immagine, anche a Pordenone. Bisogna finalmente e veramente coinvolgere la base e aprire il partito a facce e energie nuove, alla discussione e al confronto. Basta con l'apparato e la burocrazia di partito, è necessario rilanciare il contatto e il dialogo con la gente. Che non ne può più ed è...diciamo arrabbiata.

Per questo ho proposto che a guidare il partito a livello locale sia un volto nuovo, magari giovane (in Danimarca hanno nominato Ministro un 27enne...), libero da cariche istituzionali in modo da concentrarsi anima e corpo sul nuovo impegno. E oggi chiedo il vostro aiuto per sostenere questo rinnovamento. Per farlo l'unica strada è quella di contare dentro il partito e quindi iscriversi subito (online su www.ilpopolodellaliberta.it/adesioni/index.htm oppure richiedimi i moduli scrivendomi sull'email di facebook , rimangono ancora pochi giorni!).

Il mio è un appello a tutti i simpatizzanti, a quelli più sfiduciati, anche quelli stufi di Berlusconi, agli ex An come agli ex Forza Italia (per inciso, non ho mai posto la condizione che il nuovo presidente sia un ex An perchè credo nel Pdl e l'ho dimostrato). Non chiedo un sostegno al Pdl delle stanze romane, ma a quello locale che vuole iniettare aria nuova e fresca. E, vi prego, risparmiatemi i commenti sullo stato di degrado del Pdl e e della politica, perchè putroppo lo conosco già molto bene, ed è proprio per mutare questo stato di cose che faccio appello al vostro supporto.

Leggo al contrario sulla stampa che autorevole rappresentanti del Pdl ripropongno Tubaro presidente, invocando l'unità del partito. A questi amici rispondo che se si volesse realmente l'unità bisognerebbe azzerare tutto, sedersi attorno a un tavolo e valutare tutte le ipotesi possibili.

In altre parole, l'unità non si costruisce imponendo diktat, nomi e ricette preconfezionate, ma con la discussione, senza la quale rimane solo lo scontro.

Purtroppo la base non ha mai contato e deciso nulla. Cosa ci stanno a fare gli iscritti se gli si impone la stessa persona di prima, senza possibilità di un confronto e di un'alternativa?

Sia chiaro: non ho mai attaccato ne bocciato Tubaro. Ma non possiamo permetterci, specie in questo momento, di riproporre sempre le stesse facce, dando l'impressione di essere un élite autoreferenziale che vuole autoconfermarsi. Ribadisco:diamo spazio nel partito a forze nuove e  chi ha incarichi amministrativi faccia l'amministratore, me compreso.

De Anna sostiene che con Tubaro abbiamo conquistato diversi comuni e la Provincia. Di quelle vittorie mi prendo un po' il merito anch'io, visto che mi sono impegnato a fondo, così come se lo devono prendere i candidati e i militanti che hanno corso come matti.Ma soprattutto in quel periodo il Pdl e Berlusconi avevano il vento in poppa. Quel vento oggi si è fermato. Bisogna farlo ripartire.

E se il partito non va ricostruito ispirandosi ad An, sarebbero sbagliate anche nostalgie democristiane o socialiste. Dobbiamo invece fondere nel Pdl le grandi tradizioni sociali, cattoliche, liberali del nostro Paese.

Qualcuno pensa che restare immobili sia un modo per preservare il partito da tempeste e scossoni.Costoro non si rendono che il tempo delle tattiche e delle strategie è abbondantemente scaduto e che la vera tempesta all'orizzonte è quella del malcontento popolare.

Per aver messo sul tavolo questi nodi passo ora come il cattivo di turno. Ma sarebbe una cattiveria continuare con un partito paralizzato e musealizzato. Proprio per evitarlo lancio questo caloroso invito a impegnarsi e aderire al Pdl provinciale. Per cambiarlo.

ADESIONI
Richiedimi i moduli scrivendomi sull'email di Facebook
o iscriviti online su http://www.ilpopolodellaliberta.it/adesioni/index.htm


Alessandro Ciriani

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