martedì 2 agosto 2016

Accattonaggio vietato e sequestro del denaro, l’ordinanza

Stop all’accattonaggio molesto al mercato e nei punti sensibili. Il denaro sequestrato devoluto a iniziative di assistenza sociale. Sanzioni fino a 500 euro. L’appello: «Non date soldi ai finti poveri per non arricchire la criminalità»

Pordenone, 29/07/2016

Operativa da sabato 30 luglio l’ordinanza comunale “Misure di contrasto al degrado urbano causato dall'accattonaggio e mendicità molesta”.

L’ordinanza vieta l’accattonaggio e consente a vigili e forze dell’ordine di sequestrare ai finti poveri il denaro frutto della questua. Denaro che sarà devoluto a iniziative di assistenza sociale. Previste anche sanzioni fino a 500 euro.

Il divieto è esteso ai luoghi (e zone limitrofe) in cui normalmente si verifica l’accattonaggio molesto: mercato, chiese e cimiteri, stazione ferroviaria, ospedale e case di cura, parchi e aree verdi, luoghi di pregio storico e turistico, davanti o in prossimità di negozi e supermercati, uffici pubblici, banche, parcheggi. L’ordinanza punisce infatti anche gli abusivi che si offrono, in cambio di denaro, a individuare posteggi liberi, controllare l’auto, portare borse, ecc.

Interveniamo sui soggetti noti alle forze dell’ordine e alla popolazione per il loro atteggiamento molesto  individuando soprattutto quelli riconducibili al racket. Lo scopo, oltre a garantire il decoro urbano, la tranquillità dei cittadini e la piena fruibilità della città - è colpire questo business illegale che non esita a impiegare animali e minori che vanno invece tutelati. Pordenone non vuole alimentare fenomeni criminosi».

Un fenomeno organizzato che fa leva sul buon cuore dei cittadini che, convinti di aiutare persone bisognose, riempiono invece le tasche di qualche organizzazione criminale.

Per questo assieme all'assessore Loperfido ho lanciato un forte appello ai cittadini chiedendo la loro collaborazione: non date soldi a queste persone per non arricchire la malavita e il racket. Se volete fare del bene rivolgetevi alle associazioni che aiutano le persone in difficoltà. Il Comune sta anche predisponendo una campagna di sensibilizzazione, che sarà pronta verso settembre, proprio per dissuadere i cittadini dal dare denaro ai finti poveri.

L’accattonaggio molesto, al di là della percezione individuale da parte dei cittadini, provoca disagi, crea allarme sociale e suscita un’effettiva riduzione del senso di sicurezza individuale. Da qui l’esigenza di dare risposta ai cittadini in tema di diritto alla sicurezza e fruibilità della città e di richiamare chi la frequenta al rispetto delle condizioni di dignità e decoro dei luoghi pubblici.

L’intervento non riguarda gli artisti di strada, che sono i benvenuti».






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