giovedì 16 giugno 2011

MOGGI A PNPENSA, RISPOSTA AGLI ATTACCHI ISTERICI E FAZIOSI

Risposta agli attacchi su Facebook - Gli stessi che si indignano per Moggi a PnPensa non hanno fiatato quando Toni Negri è venuto a Pordenone, invitato da altre rassegne. E' il solito moralismo settario e a corrente alternata.


Mi dicono che su Facebook gira il solito attacco fazioso, falso e superficiale alla Provincia e a PordenonePensa.

Questa volta si prende di mira la presenza di Luciano Moggi alla rassegna e la spesa impiegata dalla Provincia per la sua partecipazione, pari a zero per chi non lo sapesse. Sarà intervistato da due giornalisti, anch'essi a spesa zero, che ricopriranno il ruolo di “pubblica accusa”, senza fargli sconti.

Ma cosa volete farci, ci sono sempre quelli che parlano e sparlano di un film senza nemmeno averlo visto. Ovviamente una giornalista mi ha subito chiamato, perchè PnPensa in questi anni ha meritato attenzione mediatica solo quando si è trattato di alimentare polemiche senza fondamento.

Mi tocca perciò difendere un'altra volta con forza una manifestazione che accoglie il favore del pubblico, che riempie le sale a tutti gli appuntamenti, e che per il terzo anno consecutivo porta in provincia un mese e più di cultura gratuita per tutti, invitando grandi nomi e dando spazio a tutte le opinioni.

Il tutto con costi assolutamente limitati: 35 mila euro complessivi per l'Ente pubblico, investiti per promuovere l'intero calendario di eventi, vogliamo fare il confronto con altre manifestazioni culturali che peraltro apprezzo?

Le isteriche polemiche su PnPensa, quindi, sono frutto del moralismo settario e a corrente alternata così in voga anche dalle nostre parti.

Perchè state pur certi che coloro che storcono il naso per Moggi a Pnpensa non hanno fiatato quando a Pordenonelegge, rassegna che giudico meritevole, è stato invitato il cattivo maestro Toni Negri, responsabile di aver “educato” tanti giovani al terrorismo e all'assassinio politico. Ma Negri, in fondo, è di sinistra perciò certi peccatucci gli vanno perdonati.

E state sicuri che nessuno ha mai chiesto quanto è costata la presenza a Pordenone di tale Cees Noteboom (alzi la mano chi lo conosce al di fuori dei salotti bene, nemmeno la giornalista che mi ha chiamato sapeva chi era), ospite di una nota manifestazione culturale cittadina (evidentemente non PordenonePensa, sennò apriti cielo...)

E ancora, sappiate che fanno più notizia 35 mila euro investiti dalla Provincia in PnPensa che i 9 milioni, dico 9 milioni investiti sempre dalla Provincia per aiutare le persone e le famiglie in crisi occupazionale, i disabili e le persone in difficoltà. Senza contare l'enorme mole di contributi forniti alle associazioni impegnate nel volontariato, sport, turismo.

Questi indignados a corrente alternata non si scandalizzano e non alzano il ditino se, per esempio, il Comune di Pordenone, a cui tutto è concesso, spende in campagna elettorale 400 mila euro per una mostra.

Un altro esempio? Sono sicuro che gli stessi che storcono il naso per Moggi, non si sono scandalizzati per l'ampia visibilità nazionale data al pataccaro Ciancimino, invitato una sera si e una anche a gettare fango liberamente durante le messe televisive officiate da Don Santoro e compagnia cantante. Anzi, volete scommettere che lorsignori pendevano dalle labbra del pataccaro?

Ma tutto questo sparisce a confronto di una serata con Luciano Moggi organizzata da PordenonePensa. Ebbene, di fronte agli scandali calcistici che si susseguono, non è interessante sentire la voce, comunque la si pensi (e io sono interista...), di un protagonista assoluto e discusso del mondo del calcio?

Di un personaggio che sta rischiando di diventare il capro espiatorio di una corruzione calcistica ben più profonda e sistemica? Io sono curioso di sentirlo, non per giustificare, ma per capire, mettendogli di fronte due giornalisti pronti a metterlo in difficoltà.

Alessandro Ciriani

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