giovedì 14 aprile 2016

Le nostre proposte per mamme e genitori in difficoltà


In campo sociale e sanitario tutte le nostre proposte sono connotate dalla domiciliarità e contenute nel programma confezionato e pubblicato in questo blog con netto anticipo rispetto ai nostri concorrenti.

Tra di esse c’è la baby sitter condominiale per giovani coppie e famiglie con genitori che faticano a conciliare tempi di lavoro e famiglia, ovvero un servizio ai cittadini da un lato, la possibilità di assunzione e regolarizzazione di figure professionali qualificate, creando così nuove opportunità lavorative.

Prevediamo anche un patto sociale per la casa tra Comune e proprietari di alloggi sfitti, che a Pordenone sono oltre 2.000: l’Amministrazione abbatterà le tasse a chi affitta a canone agevolato a giovani coppie, padri e madri separate ma anche a genitori single. Un circolo virtuoso tramite il quale si utilizzano gli immobili vuoti, e si favoriscono proprietari e categorie in difficoltà. Meno entrate nell'immediato per il Comune, ma a lungo andare sarà un vantaggio anche per l'Amministrazione, perché si creano le basi per una città più attrattiva.

Il nostro occhio di riguardo è poi rivolto alle mamme di figli piccoli, che faticano a trovare lavoro. Attiveremo una serie di servizi di accoglienza gratuiti, come ad esempio ludoteche, per i bambini dai 6 ai 36 mesi di mamme disoccupate. Iniziative che si possono attivare e gestire tramite un forte patto tra Comune e associazioni. Inoltre vogliamo dare l’opportunità alle mamme che hanno una disoccupazione di lunga durata di frequentare corsi di formazione e riqualificazione che possano rimetterle in carreggiata rilanciandole nel mercato del lavoro.

Tra i provvedimenti a beneficio delle famiglie ci sarà anche l’applicazione del “Quoziente Pordenone”, che terrà conto della capacità contributiva legata al numero dei componenti familiari, alla difficoltà economica e agli oneri sostenuti per la cura di minori, anziani non autosufficienti, disabili, minori adottati o affidati, e per le spese assistenziali.

Per concretizzare questi progetti, sappiamo già come fare: razionalizzeremo le spese intervenendo, ad esempio, sulle partecipate; ma otterremo anche notevoli risparmi nella gestione del sistema dell'acqua e soprattutto dei rifiuti e del verde, senza toccare la qualità del servizio. Ciò ci consentirà di liberare più risorse per i servizi sociali e di fornire aiuti ai cittadini. Non si tratta di sogni ma di pratiche amministrative che anche Pordenone può adottare.

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