In
campo sociale e sanitario tutte le nostre proposte sono connotate dalla
domiciliarità e contenute nel programma confezionato e pubblicato in questo
blog con netto anticipo rispetto ai nostri concorrenti.
Tra
di esse c’è la baby sitter condominiale
per giovani coppie e famiglie con genitori che faticano a conciliare tempi di
lavoro e famiglia, ovvero un servizio ai cittadini da un lato, la possibilità
di assunzione e regolarizzazione di figure professionali qualificate, creando
così nuove opportunità lavorative.
Prevediamo
anche un patto sociale per la casa
tra Comune e proprietari di alloggi sfitti, che a Pordenone sono oltre 2.000:
l’Amministrazione abbatterà le tasse a chi affitta a canone agevolato a giovani
coppie, padri e madri separate ma anche a genitori single. Un circolo virtuoso
tramite il quale si utilizzano gli immobili vuoti, e si favoriscono proprietari
e categorie in difficoltà. Meno entrate nell'immediato per il Comune, ma a lungo
andare sarà un vantaggio anche per l'Amministrazione, perché si creano le basi
per una città più attrattiva.
Il
nostro occhio di riguardo è poi rivolto alle mamme di figli piccoli, che faticano a trovare lavoro. Attiveremo
una serie di servizi di accoglienza
gratuiti, come ad esempio ludoteche, per i bambini dai 6 ai 36 mesi di
mamme disoccupate. Iniziative che si possono attivare e gestire tramite un
forte patto tra Comune e associazioni. Inoltre vogliamo dare l’opportunità alle
mamme che hanno una disoccupazione di lunga durata di frequentare corsi di formazione e riqualificazione
che possano rimetterle in carreggiata rilanciandole nel mercato del lavoro.
Tra
i provvedimenti a beneficio delle famiglie ci sarà anche l’applicazione del “Quoziente Pordenone”, che terrà conto
della capacità contributiva legata al numero dei componenti familiari, alla
difficoltà economica e agli oneri sostenuti per la cura di minori, anziani non
autosufficienti, disabili, minori adottati o affidati, e per le spese
assistenziali.
Per
concretizzare questi progetti, sappiamo già come fare: razionalizzeremo le spese intervenendo, ad esempio, sulle partecipate;
ma otterremo anche notevoli risparmi
nella gestione del sistema dell'acqua e soprattutto dei rifiuti e del verde,
senza toccare la qualità del servizio. Ciò ci consentirà di liberare più
risorse per i servizi sociali e di fornire aiuti ai cittadini. Non si tratta di
sogni ma di pratiche amministrative che anche Pordenone può adottare.
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